Categoria: Riabilitazioni estreme

L’obbligo morale che abbiamo in SOS Turismo Dentale

Conoscendo il settore dell’odontoiatria come le nostre tasche, noi di SOS Turismo Dentale abbiamo un obbligo morale.

Abbiamo l’obbligo di curare quanti più pazienti possibili.

Non fraintendere. Ci teniamo moltissimo a dedicare a ciascun paziente tutto il tempo di cui ha bisogno. Non siamo una catena di montaggio ed i nostri medici ed infermieri non sono macchine.

Operare pochi pazienti al giorno, ma bene.

Fatta questa premessa però il punto resta. Ti spiego di seguito perché sentiamo di avere l’obbligo morale di curare quanti più pazienti possibili (pur dedicando a ciascuno tutto il tempo necessario ed anche di più)…

Il segreto del successo SOS: I fattori chiave che consentono al policlinico di abbassare i prezzi senza rinunciare al risultato.

Ben ritrovato dal Dottor Palmas, fondatore di Sos Turismo Dentale in Moldavia, il più grande Policlinico Odontoiatrico europeo specializzato in chirurgia riabilitativa totale complessa e chirurgia maxillo-facciale!

Oggi voglio parlare di un argomento che forse in molti già conoscono, soprattutto chi magari che ci segue già da un po’…

E’ un argomento fondamentale da conoscere, e quindi da ripetere costantemente, perché è forse uno dei motivi principali per i quali il policlinico da me fondato qui in Moldavia è diverso ed unico rispetto ad ogni altro policlinico in Europa.

Si sente spesso parlare di cliniche che fanno sì prezzi più bassi, ma per farlo abbassano drasticamente la qualità dei materiali, degli impianti, o peggio ancora la qualità dell’operato e quindi del servizio erogato al paziente.

Ad oggi infatti, nonostante anni ed anni di attività di successo con centinaia di casi estremi curati in modo risolutivo, svariati articoli e video che parlano di questa cosa…

…tra coloro che ci contattano c’è ancora chi ci tiene a specificare che “vuole un lavoro prima di tutto fatto bene, che duri più a lungo possibile, e poi in secondo luogo magari vuole risparmiare anche qualcosa” come se tutto questo non fosse già dato per scontato.

Voglio quindi ribadire e se possibile entrare ancora più nel dettaglio di questo argomento, per dare modo a tutti coloro che magari ci seguono da poco e che quindi ancora non lo sanno, di capire perché il policlinico SOS Turismo Dentale è forse il policlinico migliore al mondo quando si parla di qualità-prezzo.

Come evitare di “pagare una utilitaria quanto un’auto di lusso” nel campo delle riabilitazioni totali della bocca.

Saluti a tutti dal Dottor Palmas, fondatore del più grande Policlinico europeo specializzato in implantologia riabilitativa totale complessa e maxillofacciale: Sos Turismo Dentale in Moldavia.

Qualche tempo fa, parlando con un paziente (che per ovvi motivi di privacy chiameremo Marco) mi sono sentito dire questa frase qui: “Io sono un meccanico e gestisco la mia officina e anche se tu sei dentista e ti occupi di implantologia, sempre di viti e bulloni si tratta”.

Beh, lì per lì l’analogia mi è sembrata un po’ fuori luogo e poco opportuna, ma pensandoci bene mi sono reso conto che in fondo Marco, questo meccanico venuto a curarsi nel mio policlinico, aveva ragione.

In questo articolo voglio parlare proprio di questo. Delle similitudini che ci sono tra il mondo dell’automobile e quello dell’implantologia, e di quello che si può imparare confrontando i due mondi.

Riflettendo sulla frase di Marco mi sono in realtà reso conto che le analogie tra il mondo dell’automobilismo e quello dell’implantologia sono molte.

Ci tengo ovviamente a specificare che non sono analogie che calzano sempre a pennello e al 100%, perché i due mondi non si potranno mai paragonare con precisione assoluta.

“Ma Dr. Palmas se questi due settori non si possono paragonare con precisione allora qual’è il senso di questo articolo, come può essermi utile?”

Te lo spiego immediatamente.

Questi paragoni hanno comunque una funzione molto molto utile: rendono più semplice la comprensione del mondo dell’implantologia ai non addetti ai lavori.

Sono delle metafore che facilitano la comprensione di argomenti molto complessi usando come esempi argomenti più conosciuti.

In parole povere si usa come metro di paragone un mondo decisamente più conosciuto, quello dell’automobilismo.

Se stai leggendo questo articolo probabilmente sai che l’implantologia è una materia molto complessa.

E’ normale per te e per tutti quelli che si approcciano a questo mondo da fuori ritrovarsi spaesati e non avere un’idea chiara delle differenze tra i vari tipi di interventi che fanno parte di questa disciplina.

Questo ovviamente è un grosso problema, perché se non si capisce bene un argomento è molto più facile fare errori e scelte sbagliate in merito.

In che modo quindi le similitudini con il mondo dell’automobile ti possono essere utili?

L’importante lezione che ci insegnano gli antichi e rinomati pittori del rinascimento.

Ben ritrovato dal Dottor Palmas, fondatore del più grande Policlinico europeo specializzato in implantologia riabilitativa totale complessa e maxillofacciale: Sos Turismo Dentale in Moldavia.

Se si fa una ricerca su internet (su Google) per i termini “comprare tempera per dipingere” compaiono all’incirca 1.110.000 risultati. Un milione e centodiecimila risultati.

Puoi quindi immaginare quanti fornitori, tipologie e marche di tempera esistono al mondo.

Sicuramente però tutte queste marche di tempera non c’erano ai tempi dei leggendari pittori rinascimentali come ad esempio Giotto, Michelangelo, Donatello e Leonardo Da Vinci.

Così come non c’erano neanche chissà quanti tipi diversi di pennello, oppure tele di diverse qualità.

Anzi, probabilmente all’epoca ogni pittore produceva in autonomia i suoi colori per dipingere, seguendo un processo o una “ricetta” (se così vogliamo chiamarla) più o meno simile a tutti gli altri pittori.

Infatti anche se al giorno d’oggi ci sono tutti questi tipi differenti di tempere, pennelli e tele una cosa è certa: “Non ci sono più i pittori di una volta”.

Siamo quasi 8 miliardi di persone sulla terra, e abbiamo praticamente tutti accesso alle migliori attrezzature per dipingere con un semplice click ordinandole ad esempio su Amazon.

Tuttavia, anche considerando che le tecniche e gli strumenti per dipingere sono ormai alla portata di tutti, nessuno crea più quadri riconosciuti ed apprezzati come quelli di una volta, come ad esempio “La Gioconda”.

Se ti chiedo di nominarmi un quadro moderno, famoso tanto quanto La Gioconda di Leonardo da Vinci, immagino farai sicuramente più fatica.

La stessa cosa probabilmente accade se ti chiedo di elencarmi una o più marche di tempere o di pennelli per dipingere. (A meno che tu non sia un critico d’arte o un pittore)

“Ma Dr. Palmas, tu mi stai parlando di tempere, quadri e pennelli su un blog dedicato all’odontoiatria, hai cambiato mestiere?”

Ehehe no, sono sempre dentista! Col pennello sarei una frana!

Vengo al dunque. Se ti sto parlando di pittura, tempere, quadri e pennelli è perché c’è una lezione fondamentale che ci insegnano i più famosi e conosciuti pittori della storia, e che si può applicare all’odontoiatria ma anche alle altre aree della vita.

Questo articolo lo scrivo con la speranza che ti sia utile per capire esattamente perché “la mano del pittore è più importante della tempera o del pennello usati per dipingere.”

La guida del Dr. Palmas che ti spiega qual è la maniera più corretta di curarti a seconda del tuo caso specifico e del tuo codice urgenza.

Ben ritrovato dal Dottor Palmas!

Gruppo, pagina Facebook, i 4 siti web della clinica, Email e Whatsapp.

Sono solo alcuni dei canali di contatto tramite i quali ogni giorno decine di pazienti ci contattano per richieste di cura al mio policlinico SOS Turismo Dentale in Moldavia.

Alcuni sono nuovi pazienti totalmente estranei alla clinica, altri invece sono parenti o amici di nostri pazienti che già si sono curati.

Altre volte addirittura non nascondo che ci arrivano anche richieste di collaborazione o di informazioni da parte di altri dentisti o cliniche estere.

In totale parliamo di circa 30 o 40 richieste al giorno, in media.

Ho già discusso in altri articoli della struttura, che sicuramente è capiente ed ampia e potenzialmente ha la capacità di accogliere la maggioranza di questi pazienti.

Il nocciolo del discorso però non è quanti pazienti possiamo curare al mese, ma quanti pazienti possiamo prenderci cura veramente senza diventare sterili e macchinosi, tenendo sempre presente che davanti abbiamo delle persone.

Una clinica dentale, NON è una catena di montaggio.

Il famoso Henry Ford, fondatore dell’omonima casa automobilistica che sicuramente conosci, è colui che per primo in assoluto ha messo in pratica il concetto di catena di montaggio nelle sue fabbriche di automobili nei primi anni del 900.

Lui aveva scoperto che era possibile dividere un compito complesso, in tante piccole attività automatiche eseguibili in serie da un alto numero di persone, ottenendo un risultato sempre omogeneo e relativamente privo di difetti.

Utilizzava infatti questo metodo per far costruire automobili velocemente e con efficacia ai suoi numerosi impiegati, automobili che poi avrebbe venduto sul mercato.

Il punto è che anche se a livello teorico la struttura ha la capacità necessaria per gestire una mole elevata di pazienti, comunque sia si sta parlando di interventi chirurgici e di persone.

Non è concepibile adottare un modello in stile catena di montaggio, perché ogni persona è diversa ed ogni intervento è a sé stante – c’è quindi bisogno di un approccio personalizzato e differente di volta in volta.

Ecco perché dobbiamo porre dei limiti al numero di pazienti che ogni mese curiamo, per assicurarci di fare le cose lentamente e con i giusti tempi, piuttosto che farle frettolosamente e incappare in errori di progettazione evitabili.  

La domanda quindi è, come si fa a capire esattamente tra tutte queste persone, a capire chi ha la priorità e chi invece magari dovrà attendere per le cure.

Chi invece addirittura non potrà curarsi presso il mio policlinico? Qui di seguito ti spiegherò in dettaglio proprio questo.

Ti hanno detto che l’unica soluzione rimasta è la dentiera mobile? Non più, grazie a queste due tecnologie all’avanguardia.

Ciao dal Dr. Palmas,

Quando un paziente scopre di avere un problema dentale, la prima cosa che fa in assoluto è informarsi riguardo le possibili soluzioni disponibili sul mercato.

Se stai leggendo, anche tu sicuramente sei in questa fase qui.

I canali più comuni per ottenere informazioni, generalmente sono la classica ricerca su internet, il consiglio chiesto all’amico/parente o magari la visita dentistica gratuita dal vivo presso uno o più studi.

E’ praticamente impossibile che non si utilizzi almeno uno di questi tre strumenti nel cercare una soluzione per i propri denti.

Proprio per questo però, non c’è un punto di riferimento unico, affidabile e sicuro, che informa i pazienti in maniera chiare riguardo i loro problemi dentali e le varie cure possibili.

Come ho descritto in altri miei articoli, ci si trova davanti all’enorme scoglio della “troppa scelta”, perché l’abbondanza di informazioni disponibili non fa altro che confondere le idee piuttosto che chiarirle.

Quando si parla di casi “più semplici” la maggioranza delle cliniche è in grado di proporre soluzioni come i famosi ALL ON 4 e ALL ON 6.

Se parliamo invece di un intervento con più impianti, quindi il famoso ALL ON 8, molte cliniche già iniziano a storcere il naso, perché ovviamente per utilizzare un numero maggiore di impianti è necessaria un volume osseo della gengiva non indifferente, e la cosa diventa decisamente più complessa.

Ho già parlato delle tecniche ALL ON 4, ALL ON 6, ed ALL ON 8 in altri miei articoli.

Ma cosa accade esattamente quando queste stesse cliniche dentali si trovano però davanti ad un caso nel quale l’osso si è riassorbito a tal punto da non consentire addirittura l’utilizzo della tecnica ALL ON 4 (quella che richiede meno osso in assoluto)?

Molto semplice. Succede che al paziente viene detto che “l’unica opzione rimasta” è la dentiera mobile, se vuole poter masticare almeno un minimo.

Ma quindi Dr. Palmas mi stai dicendo che in realtà esiste una soluzione più valida della dentiera?”

Esattamente.

Se sei rimasto incuriosito perché anche tu ti rispecchi in una situazione come quella descritta dal titolo di questo articolo, allora ho buone notizie.

Continuando a leggere capirai esattamente in che modo è possibile liberarsi una volta per tutte della dentiera mobile – anche se per via della mancanza di osso ti è stato detto che nel  tuo caso specifico non si possono utilizzare impianti e protesi fisse.

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