Il nemico silente della tua bocca che spesso inganna anche i dentisti.

Il primo passo per iniziare a risolvere un problema – è capire cosa lo ha causato.

Il policlinico che ho fondato in Moldavia anni fa è specializzato esclusivamente nelle riabilitazioni complesse della bocca, per pazienti che hanno già perso tutti i denti o quasi.

Nonostante ciò, ho deciso di scrivere questo articolo perché mi sono accorto in questi ultimi anni che il paziente medio, quando entra in contatto col mio team NON HA IDEA di cosa abbia causato la perdita dei suoi denti.

Immagino che già a questo punto ti starai chiedendo: ​“E a me cosa me ne frega?”

Beh è molto semplice. Gengive sanguinanti, tartaro sui denti, tasche parodontali, lingua fissurata, gengive che man mano si ritraggono:
Sono solo alcuni dei campanelli d’allarme che possono indicare lo sviluppo di una delle malattie più devastanti della bocca.

Se hai mai riscontrato anche solo uno di questi sintomi, oppure comunque sospetti qualcosa ma non sei sicuro, allora continua a leggere perché ti spiegherò qui di seguito quali sono i devastanti effetti della piorrea (anche detta parodontite).

Ti spiegherò come si sviluppa, perché se non presa in tempo diventa poi estremamente difficile da curare e come puoi prevenirla o evitare che peggiori.

Potrai così evitare di trovarti potenzialmente nella stessa situazione dei centinaia e centinaia di pazienti che ogni anno, si rivolgono al mio policlinico per cercare di risolvere quando il tempo della prevenzione è già finito da molto. Non preoccuparti però, per farlo utilizzerò termini semplici senza entrare troppo in dettagli inutili, per evitare di riempirti la testa di informazioni e discorsi superflui e complessi.

In un mondo perfetto, tutti si lavano i denti dopo ogni pasto e vanno regolarmente dal dentista per dei controlli periodici. Il dentista li informa dei passi da seguire per una corretta igiene orale e prima di tutto pensa a prevenire piuttosto che curare.

E’ abbastanza ovvio che il mondo di cui parlo non è il nostro. Anzi spesso e volentieri è tutto il contrario:

Gran parte della popolazione si lava i denti poco e male, perché magari ha poco tempo o nessuno gli ha mai spiegato veramente l’importanza di farlo – e di farlo correttamente.
Vanno dal dentista molto raramente per paura, tempo, motivi economici e precedenti esperienze negative.

La piorrea come PRIMA causa alla base non ha nient’altro che un fattore culturale e sociale.

La responsabilità di un paziente con problemi dentali – nella maggioranza dei casi è del dentista che lo ha in cura. E’ il dentista che deve istruire il paziente sulle corrette procedure per prevenire il problema piuttosto che curarlo. E’ il dentista che deve riconoscere ed intervenire sulla piorrea appena si presentano i primi sintomi.

E prima ancora del dentista – è lo stato a dover invogliare il paziente ad effettuare visite e controlli periodiche dal dentista, gratuitamente. E’ lo stato a dover permettere agli odontoiatri di abbassare i costi del loro listino con una tassazione agevolata per le cure dentali, così come si fa già in molti paesi europei.

L’ultima causa della piorrea, quella che spesso viene invece erroneamente riconosciuta come l’unica causa, è quella che deriva appunto direttamente dai batteri presenti nella bocca del paziente e da eventuali condizioni genetiche.

Non a caso infatti – quando per i motivi elencati prima un paziente non segue una corretta igiene orale, dei batteri nocivi iniziano a proliferare nella sua bocca.

Una particolare combinazione di questi batteri – può dare appunto inizio al processo che inizia con una leggera gengivite – e se non fermata per tempo finisce con la perdita completa dei denti – soprattutto poi se come molte volte accade non viene diagnosticata in tempo o non viene diagnosticata proprio per nulla.

Sono quindi ovviamente a rischio la tranquillità e la serenità dei pazienti che, ignari di questo grave problema continuano nella vita di tutti i giorni. Quello che non sanno però è che nel frattempo il problema non diagnosticato di cui non sono a conoscenza, continua a peggiorare inesorabilmente, rischiando nel migliore e più ottimistici dei casi di fargli spendere qualche centinaia di euro per la cura di qualche carie e una pulizia dei denti e rischiando invece nel peggiore dei casi la perdita di tutti i denti e la certezza di dover poi

spendere migliaia e migliaia di euro per porre rimedio al problema.

Ne va non solo della loro salute dentale, ma anche e soprattutto di quella psicofisica in senso più ampio.

Sembra un’eventualità rara – uno di quei casi in cui si pensa ​“queste cose a me non succedono” ma leggi quello che ha da dire a riguardo il presidente della SIdP – La Società Italiana di Parodontologia e Implantologia:

“Sono circa 20 milioni le persone che in Italia soffrono di piorrea, ma un italiano su quattro non sa cosa sia. Il 30% delle persone non si rivolge al dentista in caso di disturbi gengivali, provando a risolverli con rimedi domestici o assumendo farmaci lenitivi e antidolorifici.

La parodontite è un problema molto diffuso, anche fra i giovani: il 43% degli under 35 ha già avuto almeno una volta nella vita un sintomo di infiammazione gengivale”​,
ha dichiarato Mario Aimetti, presidente SIdP.

“Purtroppo questa patologia, se trascurata, può portare a conseguenze serie: sono circa 3 milioni gli italiani con una parodontite molto grave e per questo a rischio di perdere uno o più denti. Nonostante sia così diffusa, sono ancora tanti a non conoscerla. Il principale sintomo che potrebbe indurre la persona a recarsi dal dentista è il sanguinamento delle gengive, presente inizialmente sotto stimolo e successivamente in maniera spontanea. Altri sintomi secondari sono: alitosi, mobilità dentaria, ascesso parodontale, essudazione purulenta, recessioni gengivali. La gravità è misurata sulla base dell’infiammazione della gengiva che può provocare un coinvolgimento fino all’osso”

Ora, considerando quanto detto dal presidente della SIdP – la domanda una domanda che viene spontanea è: Come è possibile che 20 milioni di Italiani – ovvero un terzo della popolazione – ha la piorrea e non lo sa?

La risposta è breve e semplice: Non si fa informazione e prevenzione – e non si diagnosticano i sintomi appena si presentano come dicevo poco sopra.

Di chi è la colpa? In molti casi si potrebbe dire che lo stato e i dentisti sono i mandanti – i batteri invece sono semplicemente gli esecutori.

Probabilmente se sei arrivato a leggere fino a questo punto significa che hai notato uno dei sintomi della piorrea e vuoi sapere come puoi fare per risolvere il problema il più in fretta possibile.

Per sapere cosa puoi fare per migliorare la tua situazione e stare più sereno, dobbiamo prima capire brevemente come agisce questa malattia.

Come spiegavo prima, è una malattia di tipo batterico.

Questi batteri – naturalmente presenti nella nostra bocca – si nutrono dei residui di cibo che si incastrano tra i nostri denti e rilasciano come processo della loro digestione acido lattico. Questo acido lattico, essendo corrosivo – attacca lo smalto dei denti – che pian piano inizia a rompersi.

Si forma così il primo piccolo buchino nel dente – la fase iniziale della carie.

Il batterio si deposita nella carie – e continua a nutrirsi – moltiplicarsi e a corrodere il dente.

A questo punto il paziente se ne accorge e va dal dentista – che ovviamente provvedere a curarla e sistemarla in modo da poter salvare il dente.

Quello che però spesso il dentista non fa – è approfondire in dettaglio se il paziente è più o meno geneticamente predisposto a svilupparne altre.
E’ infatti fondamentale sapere che ognuno di noi ha un certo grado di predisposizione a sviluppare malattie dentali. Per capire quanto siamo a rischio, andrebbe prelevato un tampone di saliva andando così ad indagare su quali tipi di batteri sono presenti nella nostra bocca, e quanto forti sono le nostre difese.

Come dici? Il tuo dentista non lo ha mai fatto? Beh – questo spiega perché adesso ti ritrovi a leggere questo articolo. Purtroppo è un tipo di test che alle volte può essere anche molto costoso.

Non eseguirlo però comporta un elevato rischio che i denti sviluppino carie – tutti piccoli “anfratti” e “cavernette” dove questi batteri possono andare a nascondersi e continuare a moltiplicarsi.

Una volta raggiunto il punto critico i batteri saranno talmente tanti che tutta la bocca ne sarà piena zeppa. Ed è qui che di solito iniziano i problemi seri:
La gengiva, in risposta alla forte presenza di batteri inizia a gonfiarsi ed arrossarsi – segno che i nostri anticorpi stanno cercando di combattere questi batteri.

Questa è la fase iniziale della gengivite.

Il problema della gengivite non è solo il sangue che fuoriesce dalla gengiva, ma è che nel gonfiarsi -quest’ultima inizia man mano a scollarsi dal dente dopo del tempo – perché il dente non viene riconosciuto dagli anticorpi, essendo ricoperto da batteri che il paziente non sa come rimuovere.

Si formano così le tasche gengivali – delle vere e proprie taschine dove ancora più batteri nocivi si andranno ad infilare.

L’osso della gengiva a questo punto, non riconoscendo più i denti inizia pian piano a ritirarsi lasciando così scoperti i denti. Più si ritrae e più i denti sono deboli, e più vengono corrosi dai batteri, provocando alitosi, forte sensibilità a caldo e freddo, ma soprattutto un certo grado di mobilità.

Più va avanti questo processo e più a questo punto si rischia di perdere i denti, che diventano sempre più malati e sempre più mobili.

Si arriva infine in una fase dove non è praticamente più possibile né pratico salvarli – e si devono così estrarre in quanto letteralmente attaccati a un filo.

Questa è la fase dove tutti i pazienti che decidiamo di prendere in cura al nostro policlinico si ritrovano, uno stadio molto molto avanzato – dove eventuali denti rimasti sono gravemente compromessi e quindi probabilmente da estrarre e sostituire con impianti, oppure addirittura così grave che non ci sono proprio più denti – e l’osso della gengiva è talmente riassorbito che si deve anche procedere ad interventi di ricostruzione.

Ovviamente questo processo l’ho spiegato in maniera molto semplice e senza entrare troppo nel dettaglio – però se vuoi approfondire ulteriormente clicca ​QUI ​per accedere a un video appositamente registrato che parla nel dettaglio di questo argomento

Dr. Palmas mi sono riconosciuto in una di queste fasi, cosa faccio?

Beh in questo caso – se sei ancora in una delle fasi iniziali della malattia e le gengive non si sono ritirate, i denti non si muovono e non ne hai ancora perso nessuno, c’è una specifica serie di azioni che ti indicherò qui di seguito per iniziare ad agire sul problema ed evitare che peggiori – e te le descrivo nel seguente video.

Se ti sembra invece che la tua gengiva si sia ritirata, che alcuni denti si muovono, o che magari addirittura ne hai già persi o estratti alcuni, questo è segno che la piorrea nel tuo caso è in uno stadio più avanzato.

In questo  oltre a seguire quanto indicato nel video qui sopra, ti consiglio di contattare il mio team che saprà seguirti ed assisterti per approfondire al meglio la tua situazione ed indicarti quale percorso fa più al caso tuo per la risoluzione dei tuoi problemi dentali.

P.S: Contattaci solamente se sei sicuro che la tua situazione è già particolarmente grave.

Abbiamo già un numero innumerevole di richieste, per questo se non sei sicuro, ti chiedo prima di approfondire meglio la tua situazione in autonomia tramite il ​Video Campus Dentale Gratuito da me creato.

Una sezione apposita del mio sito web – che con linguaggio semplice (non tecnico) ti aiuterà meglio a capire quale tipo di approccio è meglio per la tua bocca.

Un abbraccio dal Dottor Palmas, ayò!

 

 

I NOSTRI DATI SONO PRESENTATI NEL PIENO RISPETTO DELLA PRIVACY DI OGNI PAZIENTE. RICORDIAMO AI NOSTRI VISITATORI CHE I PREZZI MOLDAVI NON POSSONO ESSER PARAGONATI CON QUELLI ITALIANI IN ALCUN MODO. IN MOLDAVIA LA TASSAZIONE ALLE IMPRESE E’ DEL 12%,IL COSTO DEI DIPENDENTI È BASSO, L’IVA SUI TRATTAMENTI DENTALI NON E’ PRESENTE. TUTTA QUESTA SERIE DI AGEVOLAZIONI CI PERMETTONO DI OFFRIRE SERVIZI A PREZZI ALTAMENTE COMPETITIVI DUNQUE NON PARAGONABILI PER TUTTA QUESTA SERIE DI RAGIONI. QUALORA DOVESTE NOTARE QUALCOSA DI TENDENZIOSO, O SCORRETTO VI PREGHIAMO DI COMUNICARCELO A INFO@SOSTURISMODENTALE.IT, PROVVEDEREMO SUBITO AD ESAMINARE LA SEGNALAZIONE ED EVENTUALMENTE CORREGGERE. IL TEAM SOS TURISMO DENTALE

Not found