Esterofobia: E’ vero che fuori dal proprio Paese i dentisti sono tutti “macellai”?

Benvenuto (o ben ritrovato) nel blog del Dr. Palmas! Fondatore di SOS Turismo Dentale in Moldavia, il più grande Policlinico Odontoiatrico europeo specializzato in chirurgia riabilitativa totale complessa e chirurgia maxillo-facciale!

Non ci si abitua mai completamente del tutto a una situazione estranea.

La natura umana è fatta in qualche modo per avere sempre un po’ di paura ed un po’ di timore per ogni nuova esperienza da affrontare.

La paura dell’ignoto è molto spesso un’emozione estremamente utile, sviluppata in migliaia di anni di evoluzione umana, che ci consente di approcciare ogni novità con il giusto tocco di diffidenza, per evitare di incappare in situazione pericolose o più in generale dannose.

Il problema però arriva quando questa paura è infondata e immotivata, perché ci blocca e ci limita, impedendoci di provare e portare avanti nuove esperienze che nella maggioranza dei casi sono positive e mirate al nostro migliore interesse.

Il termine paura viene utilizzato generalmente per esprimere sia una emozione attuale che una emozione prevista nel futuro, oppure una condizione imprevista, o un semplice stato di preoccupazione e di incertezza.

La paura si manifesta a livello di esperienza come un senso di forte spiacevolezza e un intenso desiderio di evitamento nei confronti di un oggetto o situazione giudicata pericolosa.

Quando si ha paura la sensazione predominante nell’insieme risulta essere negativa, pervasa dall’insicurezza e dal desiderio di fuga. Nel caso di SOS Turismo Dentale, ha senso questa paura? Hanno senso i timori e le incertezze che spesso si hanno prima di affidarsi a me ed alla mia equipe di chirurghi maxillo-facciali? Scopriamolo qui di sotto.

Innanzitutto…da dove nasce la paura?

Dai risultati di molte ricerche si giunge alla conclusione che potenzialmente qualsiasi oggetto, persona o evento può essere vissuto come pericoloso e quindi indurre una emozione di paura.

Addirittura quest’emozione può generarsi anche dall’assenza di un evento atteso e può variare da momento a momento anche per lo stesso individuo.

Essenzialmente, la paura può essere di natura innata oppure appresa.

Le paure innate originano da:

-stimoli fisici molto intensi come il dolore oppure il rumore;

-oggetti, eventi o persone sconosciuti dai quali l’individuo non sa cosa aspettarsi e neppure come eventualmente affrontare;

-situazioni di pericolo per la sopravvivenza dell’individuo o per l’intera specie: l’altezza, il buio, il freddo, l’abbandono da parte della figura di attaccamento;

-circostanze in cui è richiesta l’interazione con individui o animali aggressivi.

Esempi di paure tipicamente innate sono: la paura degli estranei, del buio, la paura per certi animali (ragni e serpenti), il terrore alla vista di parti anatomiche umane amputate o più in generale danneggiate.

Le paure apprese invece riguardano una infinita varietà di stimoli che derivano da esperienze dirette e che si sono dimostrate pericolose ed in generale spiacevoli.

Il meccanismo universale responsabile dell’acquisizione di paure apprese viene definito condizionamento. Le paure apprese essenzialmente sono quindi “indotte”.

Possiamo per esempio pensare alla paura che da piccoli si ha “dell’uomo nero”, la cui storia viene spessa raccontata dai genitori a figli troppo capricciosi.

Quali sono le funzioni della paura?

Sicuramente, la paura ha una funzione positiva, così come il dolore fisico, di segnalare uno stato di emergenza ed allarme, preparando la mente ed il corpo alla reazione che si manifesta come comportamento di attacco o di fuga.

Dal punto di vista biologico-evoluzionista sia il vissuto soggettivo, attraverso i processi di memoria e di apprendimento, sia le manifestazioni comportamentali, sia le modificazioni psicofisiologiche tendono verso la conservazione e la sopravvivenza dell’individuo e della specie.

Ovviamente, se la paura viene estremizzata e resa eccessivamente intensa, diventando quindi ansia, fobia o panico, perde la funzione fondamentale e si converte in sintomo psicopatologico.

E’ proprio su questa frase che mi voglio incentrare. Quando la paura viene estremizzata e resa fin troppo intensa allora non si parla più di paura ma di ansia e di fobia, che sono due psicopatologie.

Ovviamente, dato che siamo su un blog a tema odontoiatrico, sono automatici e spontanei i classici collegamenti che associano il dentista, e tutto quello che vi ruota attorno a sensazioni di paura (nei casi in cui questa ha origini innate) oppure a vera e propria fobia (se di origini apprese).

In natura, i dentisti ovviamente non esistono, è un mestiere relativamente recente e in quanto tale ovviamente noi non nasciamo con “la paura del dentista”.

La paura del dentista infatti è totalmente irrazionale, e la causa molto spesso è di origine sconosciuta. Tu non hai nessuna colpa.

Questo timore esagerato del dentista può essere stato “elaborato e memorizzato” anche solo da discorsi sentiti quando si era bambini.

Ad esempio nel sentire un amico o un parente che, andato dal dentista, ha riferito in famiglia con voi presente, di “avere visto… le stelle”.

Oppure può derivare da un errato comportamento dei genitori che, per dissuadere il figlio a fare i capricci, lo spaventano. ”Se non mangi tutta la pappa ti porto dal dentista! Ti fa una bella puntura!“.

Peggio ancora questa paura può essere dovuta ad una esperienza traumatizzante vissuta in precedenza o addirittura da bambini. Sono decine i pazienti che mi rivelano che da giovani hanno passato esperienze estremamente traumatiche dopo essersi affidate a dentisti che molto spesso era meglio se facevano i macellai.

Insomma, un certo timore per una visita dal dentista, come anche da un qualsiasi specialista medico, possiamo considerarlo “fisiologico” (di origine innata).

Ma se quando pensi ad una eventuale seduta dal dentista cominci ad accusare una serie di sintomi di natura ansiosa come tachicardia, tensione nervosa esagerata o tremori, devi considerare questo tuo disturbo come patologico; questo disturbo ha un nome preciso: “odontofobia” (certificata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità).

A maggior ragione questo discorso è ancora più valido e amplificato quando si parla di Turismo Dentale all’estero.

Dover essere costretti a viaggiare all’estero (in una realtà sconosciuta, in un paese di cui non si conosce né lingua né cultura) comporta uno stress aggiunto ulteriore, che va ad addizionarsi all’odontofobia. In questo caso il termine corretto è esterofobia.

L’esterofobia è un atteggiamento di avversione o paura, generica e spesso irrazionale, o provocata da un troppo rigido nazionalismo, verso tutto ciò che è straniero.

Devi sapere che, sebbene io abbia viaggiato per anni in Europa visitando i più disparati Paesi ed entrando in contatto con le equipe mediche di oltre 100 cliniche, ancora oggi quando vado in un paese estraneo, oppure ho appuntamento con delle persone che non conosco sento ancora una normale sensazione di paura ed un minimo di tensione.

Tutto passa però quando finalmente mi rendo conto che, soprattutto la società di oggi è la più sicura la quale l’uomo abbia mai creato.

Non c’è mai stata, nei vari secoli passati, una società altrettanto sicura, in grado di tutelare tutti da potenziali pericoli (al contrario di come la raccontano i telegiornali).

Ha senso quindi avere paura quando si viene qui nel mio policlinico SOS Turismo Dentale in Moldavia (a 2000km di distanza)? La risposta è assolutamente no.

Del normale timore ha senso ed è comprensibile, ma non più di questo.

La Moldavia è un paese che (pur non facendo parte della comunità Europea) ne rispetta a pieno gli standard di sicurezza in ogni singolo ambito. E’ un paese inoltre che è molto simile in quanto a cultura a tutti i paese dell’Est Europa.

Se sei stato anche una sola volta in un paese dell’Est Europa allora è molto probabile che al tuo arrivo in Moldavia troverai molte cose estremamente familiari: Cibo, lingua, ospitalità, disponibilità, pulizia e sicurezza sono all’ordine del giorno qui, forse anche più di altri paesi “più grandi”.

Con un paio di ore di aereo o poco più si arriva all’Aeroporto e si viene accolti da uno dei nostri autisti, che da anni lavorano con noi come dipendenti.

Parlano Italiano (magari non perfettamente) ma sono in grado di sostenere qualunque conversazione, ad esempio quei primi convenevoli che ci si scambia quando si conosce qualcuno di nuovo.

Ovviamente così come gli autisti anche tutto il resto dello staff della clinica (di quasi 90 persone) parla Italiano, fatta qualche rara eccezione per coloro che magari non sono spesso a contatto coi pazienti. Ad ogni modo per qualunque malcomprensione c’è sempre qualcuno pronto a tradurre e fare da interprete con il sorriso!

Te lo ripeto in grassetto, dato che è una domanda che mi viene fatta spesso e volentieri:
Praticamente tutto lo staff del policlinico SOS Turismo Dentale parla Italiano, chi quel poco che basta e chi invece perfettamente.

La cosa fondamentale che voglio che tu capisca è che ti sentirai senza ombra di dubbio come in famiglia. Una famiglia raggiungibile con due ore di aereo, che parla la tua stessa lingua, capisce i tuoi problemi e ti affianca per qualunque necessità sia prima, che durante, che dopo l’intervento.

Hai paura quando rientri a casa dopo una giornata di lavoro? Ovviamente no.

Ecco, ti garantisco che, passati i 5 minuti iniziali in clinica non avrai più alcun tipo di timore e tutta l’ansia sarà sciolta dall’ospitalità e dai sorrisi dello staff ma anche dalla comprensione di tutti gli altri pazienti che saranno qui per affrontare lo stesso tipo di percorso.

Passati i 5 minuti iniziali dall’arrivo in clinica ti sentirai come in famiglia, ed esterofobia o odontofobia saranno solamente un lontano ricordo.

Contattaci al numero verde numero verde 800 62 95 04 per ulteriori informazioni, anche se magari ora c’è quel giusto strato di timore e diffidenza, sarai colpito da quanto velocemente tutto ciò sarà sostituito invece dalla felicità di aver trovato una nuova famiglia e ri-ottenuto un sorriso ed una masticazione impeccabili.

 

Un abbraccio dal Dr. Palmas e da tutto lo staff SOS Turismo Dentale, Ayò!

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