Categoria: Segreti del turismo dentale

Il tempo, un bene prezioso

Anni fa, è venuta una persona da noi interessata a fare turismo medico, cercando di capire quali fossero i passi giusti per iniziare. Dopo aver passato una giornata con il Dr. Palmas, ha capito che non poteva mai farlo, perché per replicare quello che abbiamo creato noi, c’è bisogno del giusto tempo, non è possibile fare tutto in breve tempo.

Questa persona pensava che si potesse realizzare un centro iperspecialistico come il nostro velocemente e creare un certo profitto sin da subito. Le realtà iperspecialistiche non si possono standardizzare, cioè non è possibile replicarle da un giorno all’altro e neanche da un mese all’altro. Hanno bisogno di tempo. Ci sono alcune cose che non potrai mai ne standardizzare ne delegare. Le scelte importanti, ad esempio, non le puoi delegare perché diventa pericoloso se non segui tutto personalmente dedicando il tempo necessario, senza fretta alcuna.

Si potrebbero standardizzare solo le cose semplici, come per esempio l’esecuzione di un apparecchio dove ci sono casi semplici, intermedi e difficili. Infatti, nei casi semplici puoi allineare i denti con degli allineatori trasparenti fatti col computer, quelli intermedi hanno bisogno di essere controllati una volta al mese, invece quelli difficili necessitano di un ortodontista che va a studiare specifici angoli, altrimenti si rischia di creare danni. Ci sono poi, i casi complessi in cui c’è bisogno di fare la chirurgia con la speranza che vada tutto bene.

Sul breve termine, se non sai quello che stai facendo, cioè non tieni presente tutti gli aspetti diretti e indiretti, finisce che non lavori affatto. Se sei concentrato e sai quello che devi fare e come arrivare al tuo obiettivo, quindi consideri tutti gli aspetti connessi alle cure complesse, inizi quel percorso che ti permetterà di arrivare dove volevi, col tempo giusto.

Per fare un esempio sugli aspetti indiretti connessi alle cure, pensiamo ai nostri appartamenti. Questi sono vicini alla clinica, la maggior parte sono nello stesso palazzo e questo è un grande vantaggio perché i pazienti saranno sempre in ritardo per gli appuntamenti, quindi essendo alloggiati a distanza ravvicinata, si possono annullare questi ritardi. Un altro esempio sono gli aspetti direttamente connessi agli interventi e i tempi di attesa. Quando inizi la chirurgia non sai mai precisamente quando finisci e se il tuo obbiettivo è quello di rispettare l’agenda a tutti i costi, vuol dire che stai interrompendo prima del dovuto quell’intervento/ trattamento.

Per questo abbiamo creato a disposizione dei nostri pazienti l’ambiente logistico, dove allo stesso tempo si intrattengono e parlano tra di loro, si rilassano nell’eventuale attesa, altrimenti si muore di noia stando sempre in clinica o negli appartamenti e aumenta l’ansia, l’eventuale tempo di attesa diventa infinito nella loro percezione personale. Così facendo, facciamo attenuare la paura, l’ansia dovuta all’attesa noiosa dove c’è un pensiero fisso che può tormentarli: sto per essere operato. Anche le nostre sale d’attesa non sono le solite, abbiamo cercato di cambiarle, di mettere specchi grandi, colori accesi, vetrate trasparenti al posto delle solite porte, perché i nostri pazienti devono vedere ciò che accade dentro ogni sala.

Anche una volta tornati in Italia, abbiamo cercato di mantenerci sulla stessa linea di rassicurazione del paziente, infatti abbiamo i centri assistenza dislocati in diverse parti strategiche del territorio italiano. Questi centri sono fondamentali sia per noi, che possiamo seguire le evoluzioni delle cure azzerando la distanza, sia per i nostri pazienti che non si sentono lontani da noi e possono diminuire le loro sensazioni negative dovute alle preoccupazioni che nascono giustamente dopo gli interventi.

Sono questi gli aspetti connessi alle cure, quegli aspetti diretti e indiretti che hanno bisogno di tempo per essere implementati. Ecco perché non è possibile replicare da un giorno all’altro la nostra realtà, cosi come ogni altra realtà iperspecializzata. I dettagli fanno la differenza!

L’ecosistema dell’eccellenza

La prima cosa che una persona cerca è il risparmio, subito dopo al secondo punto c’è la qualità.

Dobbiamo immaginarci che noi andiamo da un chirurgo a farci curare una cosa ma poi scopri che lui è specializzato in un’altra cosa. Magari scopriamo che la persona che vi ha mandato da quel chirurgo, ha preso una percentuale per avervi mandato da lui.

Come lo guarderesti quel chirurgo? E soprattutto, quanto durerà tutto questo gioco?

Perché poi, se qualcuno parla di queste cose su internet o pubblicamente, le altre persone iniziano a commentare, a scrivere e così crolla tutto il gioco. Infatti, è proprio per questi motivi che tante cliniche hanno dovuto bloccare i profili social su internet.

In questo ambito si deve poter offrire la qualità e non si deve incorrere nelle recensioni negative, sopratutto dal momento in cui noi lavoriamo con internet e si lavora a distanza, perché non ci sono casi o coincidenze in questo mondo. Si deve creare l’ecosistema di eccellenza”, solo a quel punto sarai libero. Qui qui ritorniamo al rapporto 40 a 1: esiste una realtà eccellente su 40, le altre sono solo copie o gente che ci prova.

Se tutti i punti vengono rispettati, allora hai fatto un bel lavoro e sei assicurato per gli anni a venire. Parlando dei team, il Dr Palmas li ha sempre selezionati facendo proposte alte, come ad esempio raddoppiare lo stipendio, fare quasi l’impossibile per avere le persone eccellenti che formeranno i team eccellenti. 

L’importante è che ci siano persone che sono d’accordo e che credono in quello che sarà, insomma, gente che ha voglia di crescere, di migliorare, non di restare sempre fermo sul posto ma essere sempre in corsa e in competizione con il mondo.

Da dove arrivano i materiali? I segreti dell’industria dentale svelati dal Dr. Palmas

Un saluto dal Dr. Palmas, fondatore del più grande Policlinico Odontoiatrico d’Europa dedicato agli interventi di implantologia complessa: SOS Turismo Dentale in Moldavia!

Nell’articolo di oggi voglio parlare di uno degli aspetti che forse fino ad ora ho trattato di meno sulle varie pagine social e sui siti web del mio policlinico.

E’ però allo stesso tempo un argomento molto importante, come testimonia la grande confusione che molti pazienti ancora hanno a riguardo. Uno di questi pazienti era proprio qui in clinica per il suo primo viaggio e per la prima fase del suo intervento dentale.

Incontrandomi ovviamente ha voluto salutarmi, ci siamo quindi soffermati a chiacchierare del più e del meno, e anche di alcuni aspetti del suo intervento sui quali aveva bisogno di rassicurazioni e dettagli maggiori.

In particolare, è venuta fuori una sua domanda molto specifica.

Mario (nome di fantasia per motivi di privacy) mi ha chiesto da dove esattamente provengono i materiali che noi utilizziamo in clinica, aggiungendo di aver sentito che quelli migliori provengono dalla germania.

E’ una domanda molto tecnica a cui si possono dare molte risposte, e che generalmente è soggetto di molte controversie e pubblicità fuorvianti.

E’ molto comune infatti per una clinica dover sostenere che un tipo specifico di protesi dentale oppure di impianto siano meglio di altri, semplicemente per “cercare di tirare acqua al proprio mulino”.

In questo articolo voglio quindi rispondere dettagliatamente a questa domanda una volta per tutte, far luce su tutti i segreti e le informazioni fumose presenti sul mercato, e darti una volta per tutte modo di capire esattamente “da dove provengono i migliori materiali” e cosa cambia esattamente tra un produttore o l’altro.

Innanzitutto, a chi è consigliata la lettura di questo articolo?

La lettura di questo articolo è assolutamente raccomandata a tutti coloro che hanno letto una miriade di informazioni discordanti riguardo alla provenienza dei materiali delle protesi, e riguardo alla provenienza dei vari tipi di impianto dentale.

Soprattutto se magari tu o un tuo parente vi state informando per quanto riguarda un possibile intervento implantologico dentale, e non avete ancora le idee ben chiare sull’argomento, oppure se semplicemente hai già deciso di affidarti al mio policlinico per le cure ma ancora NON hai approfondito questo aspetto.

Ti invito quindi caldamente se hai mai avuto un dubbio riguardante questo argomento a proseguire la lettura per schiarirti le idee una volta per tutte e non perdere i capelli davanti alle troppe informazioni disponibili sul web.

L’importante lezione che ci insegnano gli antichi e rinomati pittori del rinascimento.

Ben ritrovato dal Dottor Palmas, fondatore del più grande Policlinico europeo specializzato in implantologia riabilitativa totale complessa e maxillofacciale: Sos Turismo Dentale in Moldavia.

Se si fa una ricerca su internet (su Google) per i termini “comprare tempera per dipingere” compaiono all’incirca 1.110.000 risultati. Un milione e centodiecimila risultati.

Puoi quindi immaginare quanti fornitori, tipologie e marche di tempera esistono al mondo.

Sicuramente però tutte queste marche di tempera non c’erano ai tempi dei leggendari pittori rinascimentali come ad esempio Giotto, Michelangelo, Donatello e Leonardo Da Vinci.

Così come non c’erano neanche chissà quanti tipi diversi di pennello, oppure tele di diverse qualità.

Anzi, probabilmente all’epoca ogni pittore produceva in autonomia i suoi colori per dipingere, seguendo un processo o una “ricetta” (se così vogliamo chiamarla) più o meno simile a tutti gli altri pittori.

Infatti anche se al giorno d’oggi ci sono tutti questi tipi differenti di tempere, pennelli e tele una cosa è certa: “Non ci sono più i pittori di una volta”.

Siamo quasi 8 miliardi di persone sulla terra, e abbiamo praticamente tutti accesso alle migliori attrezzature per dipingere con un semplice click ordinandole ad esempio su Amazon.

Tuttavia, anche considerando che le tecniche e gli strumenti per dipingere sono ormai alla portata di tutti, nessuno crea più quadri riconosciuti ed apprezzati come quelli di una volta, come ad esempio “La Gioconda”.

Se ti chiedo di nominarmi un quadro moderno, famoso tanto quanto La Gioconda di Leonardo da Vinci, immagino farai sicuramente più fatica.

La stessa cosa probabilmente accade se ti chiedo di elencarmi una o più marche di tempere o di pennelli per dipingere. (A meno che tu non sia un critico d’arte o un pittore)

“Ma Dr. Palmas, tu mi stai parlando di tempere, quadri e pennelli su un blog dedicato all’odontoiatria, hai cambiato mestiere?”

Ehehe no, sono sempre dentista! Col pennello sarei una frana!

Vengo al dunque. Se ti sto parlando di pittura, tempere, quadri e pennelli è perché c’è una lezione fondamentale che ci insegnano i più famosi e conosciuti pittori della storia, e che si può applicare all’odontoiatria ma anche alle altre aree della vita.

Questo articolo lo scrivo con la speranza che ti sia utile per capire esattamente perché “la mano del pittore è più importante della tempera o del pennello usati per dipingere.”

Il pericoloso segreto nascosto che nessuna clinica dentale all’estero ti confessa.

Ciao dal Dr. Palmas,

Probabilmente se hai aperto questo articolo è perché stai valutando di usare il turismo dentale per curare i tuoi denti e risparmiare sul costo dell’intervento.

Leggendo il titolo avrai pensato:

“E quale sarà mai questo segreto a cui devo stare attento? E che conseguenze dovrebbe avere?”

Leggi qui di seguito e ti spiegherò esattamente di cosa parlo.

Ci sono molte variabili da tenere a mente prima di scegliere se curarsi all’estero e presso quale clinica, che abbiamo già trattato nei miei precedenti articoli qui sul blog.

Oggi però mi voglio concentrare su un aspetto in particolare – un segreto che nessuna clinica all’estero ha mai svelato prima così apertamente.

E’ fondamentale che tu lo conosca se vuoi evitare spiacevoli sorprese nel preventivo dopo aver deciso di partire per curare i tuoi denti all’estero.

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